Rimozione Macchie con Laser non Specifici o senza Laser

Molte persone nel corso della propria vita presentano fastidiose problematiche “macchie” cutanee , ovvero alterazioni del normale colore cutaneo scientificamente note come discromie, a volte di difficile distinzione da patologie cutanee vere e proprie.

Dopo un’accurata valutazione medica, certamente meglio se specialistica da parte del dermatologo nei casi più complessi o rilevanti, si può procedere con la corretta scelta diagnostico-terapeutica; nei casi, infatti, che richiedono una maggiore definizione diagnostica, ancor prima di parlare di terapia si provvederà ad eseguire le indagini e gli accertamenti più consoni
– test con luce di Wood ,
– video-epiluminescenza,
– microscopia confocale,
– biopsia cutanea

Nei casi, più tipici e di chiara diagnosi clinica di discromie cutanee di natura benigna è possibile intervenire con una vasta rosa di opzioni terapeutiche trattamenti:
-farmacologici,
-chimici
-fisici.

Il trattamento delle discromie ipercromiche (“macchie scure”) ha come scopo l’attenuazione dell’inestetismo fino a, una sua rimozione completa.

Molte “macchie scure” possono, cioè, assomigliarsi apparentemente molto, ma la loro natura e sopratutto la loro risposta ad una terapia risulterà estremamente diversa. Proprio per queste premesse, l’approccio con terapie laser ed hi.tech dovrà essere il più possibile specifico e rapportato alla diversa natura della discromia.

Trattamenti effettuati con metodiche non-specifiche (ad esempio molte varietà di peeling chimico che contengono sostanze acide di natura estremamente eterogenea) possono provocare sia eccessivi effetti collaterali sia una risposta non soddisfacente, se non addirittura peggiorativa.

Anche l’utilizzo di tecnologie laser e fisiche di vecchia tipologia
– laser CO2,
– diatermia,
– crioterapia
non specifiche possono indurre esiti peggiorativi della “macchia” (esiti cicatriziali e/o ipocromici) nonchè tempi di guarigione più lunghi e più suscettibili di complicanze ed esiti cicatriziali.

Il medico aggiornato ed esperto nell’uso di tecnologie laser ed hi.tech può meglio rapportare il tipo di trattamento (o più trattamenti combinati) alla “macchia” indesiderata : potendo contare sull’utilizzo di svariate tecnologie, sarà possibile modulare per ogni tipo specifico di macchia la soluzione tecnologica migliore
Nel caso di discromie superficiali , isolate e ben approcciabili con laserterapia , la tecnologia Q-Switched risulta talmente specifica nei confronti del “bersaglio melanina” da essere una delle più utilizzate per la rapidità di azione in singole o poche sedute, i buoni tempi di recupero e gli ottimi risultati.

La tecnologia con alcuni tipi di luce pulsata intensa IPL può fornire ottime e specifiche risposte nei confronti della melanina di superficie, con la possibilità di trattare rapidamente ampie aree e tempi di recupero abbastanza rapidi.

Nelle discromie con “ispessimento” (di varia natura clinica) la laserterapia con laser Erb/Yag garantisce ottimi risultati , con tempi di recupero rapidi, e con effetto di rigenerazione cutanea estremamente valido e sicuro.

I nuovi sistemi laser frazionali sono in grado di ridurre progressivamente con un numero variabile di sedute l’entità anche delle discromie più profonde, con minimi effetti collaterali, rischi e tempi di recupero.